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Politica agricola comune: il voto del Parlamento europeo mette a rischio la biodiversità , il clima e la sostenibilità alimentare |
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Oggi il Parlamento europeo ha spianato la strada a una legislazione antidemocratica, antiambientale e soprattutto contraria agli agricoltori, cedendo alle lobby dell'agrobusiness. Con una fortissima maggioranza, il Parlamento ha deciso, pochi minuti fa, di indebolire le Buone condizioni agricole e ambientali (BCAA), che hanno lo scopo di salvaguardare la biodiversità e la salute del suolo, due elementi cruciali per la produzione alimentare e il sostentamento degli agricoltori. Si tratta della revisione del regolamento della Politica Agricola Comune (PAC) , che elimina le già deboli misure ambientali in nome di una presunta semplificazione che non avrà alcun reale impatto sul carico burocratico degli agricoltori. Questo risultato segue il voto di ieri sulla BCAA 1, in cui il Parlamento ha votato per consentire una più facile conversione dei prati in seminativi in grado di avere un impatto negativo sul clima, poiché i prati stabili conservano una grande quantità di CO2, sulle risorse idriche e sulla biodiversità, in particolare sugli uccelli che da essi dipendono. Proprio queste specie, come l’allodola, il saltimpalo, la cutrettola, sono quelle che stanno subendo un calo più drastico, come confermano i dati del progetto Farmland Bird Index che la Lipu conduce dal 2009 per conto del Masaf nell’ambito della Rete Rurale Nazionale. La perdita di elementi naturali del paesaggio, la diminuzione della fertilità del suolo e gli effetti negativi sul clima che l’abolizione di queste norme porteranno colpiranno negativamente gli agricoltori stessi e mineranno la resilienza del nostro sistema produttivo, portando ad un potenziale aumento dell’utilizzo di sostanze di pesticidi e fertilizzanti di sintesi. Di fatto i risultati di queste votazioni rappresentano una significativa battuta d'arresto negli sforzi dell'Unione Europea per promuovere un'agricoltura sostenibile e combattere il cambiamento climatico, che fanno sfumare anni di piccoli miglioramenti in un solo mese. L’intero processo di riforma è, infatti, stato completato in poche settimane, dalla proposta della Commissione del pacchetto di semplificazione a marzo fino al voto odierno del Parlamento, attraverso una procedura d'urgenza che ha permesso di evitare le consultazioni delle parti interessate o le valutazioni d'impatto. Il Consiglio europeo ha già espresso il proprio sostegno a questa proposta legislativa e probabilmente la approverà ufficialmente prima delle elezioni europee di giugno, rendendo cogente il regolamento entro l’estate. L'“urgenza politica”, giustificata dall’esigenza di rispondere alle “proteste degli agricoltori”, è estremamente preoccupante poichè mina l'integrità del processo decisionale senza tenere conto di oltre tre anni e mezzo di lavoro collaborativo delle parti interessate su questi dossier legislativi senza soprattutto affrontare il vero problema: la distribuzione sproporzionata dei sussidi della PAC, i cui fondi vanno all'80% al 20% più ricco degli agricoltori. Federica Luoni, responsabile agricoltura di Lipu-BirdLife Italia conclude: “Oggi il Parlamento europeo ha spianato la strada a una legislazione antidemocratica, antiambientale e soprattutto contraria agli agricoltori, cedendo alle lobby dell'agrobusiness. La sicurezza alimentare, il futuro degli agricoltori e dei cittadini sono stati sacrificati in nome di profitti a breve termine e calcoli politici. Gli agricoltori non possono produrre cibo senza far prosperare la natura, e i profitti non possono essere realizzati quando i raccolti vanno persi a causa di inondazioni, siccità o incendi aggravati dal cambiamento climatico”. |
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Calabria, sabato 27 parte il campo di monitoraggio e e prevenzione bracconaggio ai rapaci migratori. Il 27 e 28 l'Adorno Day |
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Torna anche L”Adorno day” nel weekend del 27 e 28 aprile a Campo calabro e Scilla. Domenica 28 escursione birdwatching con la Lipu sui sentieri dei falchi I rapaci migratori si preparano in questi giorni ad attraversare lo stretto di Messina per risalire la penisola e nidificare lungo lo stivale e in altri Paesi europei: saranno oltre 20mila, soprattutto falchi pecchiaioli ma anche nibbi, albanelle e cicogne. Per osservarli e difenderli dalle minacce la Lipu organizza un campo di monitoraggio e prevenzione del bracconaggio che inizierà sabato 27 aprile per concludersi domenica 12 maggio in collaborazione con Legambiente, WWF e Man (Associazione mediterranea per la natura). I volontari opereranno in collaborazione con l’Operazione Adorno, coordinata dal Reparto operativo Soarda del Raggruppamento dei Carabinieri Cites e dal Comando Regione Carabinieri forestali “Calabria” che, ogni anno, entra in azione sullo Stretto di Messina per combattere il bracconaggio ai rapaci, segnalando ai militari movimenti sospetti o colpi di fucile che potrebbero essere legati ad atti di bracconaggio. Come noto, lo stretto di Messina è uno dei più importanti corridoi europei per la migrazione degli uccelli ma anche uno dei sette “black spot” inseriti nel Piano nazionale antibracconaggio. Un fenomeno, il bracconaggio, che, seppur ridotto rispetto al passato, costituisce ancora una grave minaccia per la sicurezza di decine di migliaia di esemplari di rapaci in migrazione, in particolare del falco pecchiaiolo, ma anche delle altre specie che transitano sullo stretto come falco di palude, nibbio bruno, capovaccaio, albanelle, sparviere, falco pescatore, cui si aggiungono la cicogna bianca e la cicogna nera. E anche quest’anno, nel giorno di avvio del campo, sabato 27, il Comune di Campo Calabro, la StOrCal (Stazione ornitologica calabrese) e il Forte Poggio Pignatelli con le associazioni Lipu, Afni, WWF e Man organizzano l’Adorno Day”, una due giorni, sabato 27 e domenica 28 aprile, con incontri ed eventi sul territorio: la Lipu propone domenica 28 aprile, a Monte Scrisi (Scilla), con appuntamento alle 9,30, un’escursione birdwatching lungo i sentieri dei falchi. (programma completo dell’Adorno Day su www.lipu.it). “Anche quest’anno saremo sul campo coi nostri volontari per cercare di prevenire i reati contro la fauna selvatica, in particolare il falco pecchiaiolo, che ancora vengono commessi in questa parte della Calabria – dichiara Giovanni Albarella, responsabile Antibracconaggio e attività venatorie della Lipu – Ringraziamo i Carabinieri forestali per la loro presenza, fondamentale nella lotta al bracconaggio, e tutte le associazioni e gli enti che, grazie alla manifestazione dell’”Adorno Day”, faranno opera di sensibilizzazione e divulgazione, un’opera essenziale per il rispetto della natura da parte di giovani e adulti”.
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Nature Restoration Law, appello di 31 associazioni: "Stiamo perdendo un'opportunità , il Governo cambi rotta" |
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“I benefici che deriverebbero dal ripristino della natura sono in media 10 volte superiori ai costi”. Oggi l’appello di 31 associazioni alla presidente Giorgia Meloni e al ministro dell’Ambiente Pichetto Fratin: l’Italia cambi posizione e sostenga la legge L’Italia cambi la sua posizione e sostenga la Nature Restoration Law, la legge sul ripristino della natura in grado di rigenerare la biodiversità, mettere in sicurezza il territorio, contribuire alla soluzione della crisi climatica e a un futuro più sostenibile per economia e società. E’ il cuore dell’appello che 31 associazioni lanciano oggi, in occasione della Giornata della Terra 2024, che si unisce a quello di numerose altre associazioni europee ai loro governi. Dopo la mancata approvazione, il 22 marzo scorso, della legge da parte del Consiglio europeo, che doveva sancire la conclusione del lungo percorso che aveva portato alla sua approvazione da parte del Parlamento europeo lo scorso 27 febbraio, ora il rischio, tra elezioni europee incombenti, fake news e interessi di parte, è quello di perdere questa opportunità, proprio nel momento in cui ne abbiamo più bisogno. La legge sul Ripristino della natura, in realtà – sostengono le associazioni - porterebbe benefici straordinari, oltre che alla biodiversità e alla lotta ai cambiamenti climatici, proprio ai territori, all’agricoltura, alla pesca e all’economia tutta, smentendo la narrazione anti-ambientale di alcuni gruppi politici e organizzazioni agricole.
“In termini economici – spiegano le associazioni – i benefici che deriverebbero dal ripristino della natura sono in media 10 volte superiori ai costi. Ad esempio, per l’agricoltura la presenza di piccoli spazi naturali ridurrebbe l’uso della chimica e migliorerebbe rese agricole e salute del suolo, a beneficio della biodiversità, delle aziende agricole e della società in generale”. A ciò si aggiungono gli effetti positivi che l’applicazione di questa legge avrebbe sul clima poiché habitat marini, forestali e delle zone umide in salute trattengono e assorbono CO2 e altri gas climalteranti, mitigando l’aumento delle temperature, che ogni anno si fanno sempre più estreme. “Per tutti questi motivi – sostengono le 31 associazioni – chiediamo al Governo italiano, la cui posizione è determinante per le sorti della legge sulla Nature Restoration law, di rivedere la propria decisione contraria alla legge e sostenerne l’approvazione. Non si assumano la presidente Meloni e il ministro Pichetto Fratin la responsabilità di affossare un provvedimento così prezioso. Ne va del nostro futuro”.
Le associazioni organizzano oggi dalle 12,30 alle 13,30 un Twitt storm su X per coinvolgere i cittadini nella richiesta al Governo di approvazione della Nature Restoration Law. #WeAreNature #RestoreNature #earthday
Elenco delle associazioni aderenti
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Partecipa alla Festa delle Oasi e Riserve della Lipu, 4 e 5 maggio |
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Si svolgerà sabato 4 e domenica 5 maggio la Festa delle oasi e delle riserve della Lipu, 27 aree ricche di biodiversità, gestite in tutta Italia dall’Associazione in collaborazione con le amministrazioni pubbliche ed enti privati. Tanto birdwatching ma anche visite guidate dai volontari e dallo staff della Lipu, giochi e laboratori per i più giovani, liberazione di animali curati nei centri della Lipu: vasto il programma di iniziative che si rivolgono alle famiglie, ai ragazzi e agli appassionati di natura Nelle oasi e riserve della Lipu è possibile osservare 300 specie di uccelli selvatici tra cui specie rare come il falco della regina, che con 100 coppie nidifica nell’Oasi Lipu Carloforte, in Sardegna; il fenicottero, presente con 1.000 coppie alla Riserva Saline di Priolo della Lipu, in Sicilia; la cicogna nera e il lanario all’Oasi Lipu Gravina di Laterza, in Puglia; la grande garzaia della Riserva naturale di Torrile e Trecasali, nella pianura parmense, che vanta ben 400 coppie.
PROGRAMMA (in continuo aggiornamento) DELLA FESTA DELLE OASI E RISERVE DELLA LIPU 4-5 maggio 2024
PIEMONTE
SABATO 4 MAGGIO
DOMENICA 5 MAGGIO
Per info e prenotazioni : 3477648262 / oasi.cravamorozzo@lipu.it
LOMBARDIA
4 maggio ore 15,30
RISERVA NATURALE PALUDE BRABBIA (VA)
DOMENICA 5 MAGGIO
mattino h. 9.30 Visite guidate alla scoperta dell'oasi: Una visita guidata per scoprire la fauna e la flora della palude nel pieno della stagione primaverile tra i nibbi bruni che riempiono con il loro particolare "nitrito" i cieli della palude e gli aironi che fanno la spola ai nidi per alimentare i giovani nati
pomeriggio h. 14.30 Vita sott'acqua: un laboratorio per i bambini dai 7 ai 12 anni. Gli stagni sono abitati da piante quali le lenticchie d’acqua, ma anche da anfibi ed insetti! Pescheremo con appositi retini rane, tritoni ed insetti acquatici per osservarli da vicino. Scopriremo insieme tante curiosità su questi piccoli abitanti della Palude! Il ritorno di Mago Melchiorre: Una fiaba itinerante tra i sentieri dell'Oasi per risolvere un enigma che incombe sulla Palude! I bimbi (dai 4 ai 7 anni) aiuteranno i vari personaggi a far tornare la serenità in Riserva. Una fiaba tra prove da superare e aiuti da parte dei genitori, ma non mancheranno i colpi di scena! Ci volete aiutare? Visite guidate alla scoperta dell'oasi : Una visita guidata per scoprire la fauna e la flora della palude nel pieno della stagione primaverile tra i nibbi bruni che riempiono con il loro particolare "nitrito" i cieli della palude e gli aironi che fanno la spola ai nidi per alimentare i giovani nati
OASI LIPU CESANO MADERNO (MB)
Maggiori informazioni in Oasi:
RISERVA NATURALE BOSCO NEGRI (PV)
SABATO 4 Ore 11:00 Visita guidata “OASI LIPU BOSCO NEGRI: LA NATURA VICINA DI CASA”. Ore 12.30-14.30 Pic-nic libero Dalle ore 14.30 alle ore 17.30 Un pomeriggio di FORSET BATHING, un percorso in natura alla ricerca del proprio benessere. Guida al benessere forestale CSEN Loredana Casella, attività rivolta ad un pubblico adulto.
Tutto il giorno: Ore 10:00 Apertura Oasi. Ore 10:30 Visita guidata “IL MONDO SONORO DELLA NATURA”. Visita guidata lungo i sentieri dell’Oasi alla scoperta dei canti degli uccelli. Ore 11.00 Lettura del racconto “La Nuvola Olga” con laboratorio creativo per bambini dai 2 ai 5 anni Ore 12.30-14.30 Pic-nic libero. ORE 15:00 “AD OGNUNO IL SUO” partendo dall'osservazione dei nidi presenti nella collezione dell'Oasi i bambini realizzeranno il loro personale nido con la creta e altri materiali naturali ORE 16.30 Visita guidata “50’ANNI DI PARCO TICINO TRA STORIA E NATURA”
Tutto il giorno: Per info e prenotazioni: oasi.bosconegri@lipu.it oppure 0382569402
RISERVA NATURALE CA’ ROMAN (VE)
Sabato 4 maggio
Domenica 5 maggio
OASI CAVE GAGGIO (VE) Domenica 4 maggio Due visite guidate in programma: dalle 9 alle 12 e dalle 14 alle 17. oasi.cavedigaggio@lipu.it - 339 2378105
OASI LIPU BIANELLO (RE)
SAB 4 ORE 19:00
DOM 5 ORE 10:00
Per informazioni: tel. 340 6964168, oasi.celestina@lipu.it.
RISERVA NATURALE TORRILE E TRECASALI (PR)
Sabato 4 Maggio
Domenica 5
ore 15-17 laboratorio creativo artistico " IL MIO TACCUINO DELLA NATURA" a cura Officina Fantastica
La nostra consueta Festa delle Oasi e Riserve Lipu quest’anno si svolgerà in due giornate, sabato 4 e domenica 5 maggio.
Per l'occasione sarà possibile iscriversi alla Lipu con la formula Amico Lipu, che prevede un'iscrizione per 6 mesi con la quota ridotta.
RISERVA DEL CHIARONE - OASI LIPU MASSACIUCCOLI (LU) Sabato 4 Maggio: "Il Risveglio della Palude" Escursione alle prime luci dell'alba sul Lago di Massaciuccoli a bordo dei caratteristici barchini da palude, provvisti di silenziosi motori elettrici, per assistere alla magia del risveglio della natura nei luoghi che hanno ispirato il Maestro Puccini. Ritrovo ore 5.00, colazione sul lago offerta a tutti i partecipanti. Su prenotazione. Domenica 5 Maggio: "Liberi di volare" Escursione a piedi nella Riserva e nella campagna di Massaciuccoli fino a raggiungere la Villa Ginori che si affaccia sul lago, dove sarà possibile ammirare il particolare giardino esotico e assistere all’emozionante liberazione di rapaci e uccelli acquatici, curati e riabilitati al volo nei Centri di Recupero Fauna della Lipu. Rientro al porto di Massaciuccoli in battello. Ritrovo ore 9.30, su prenotazione. Per informazioni e prenotazioni: Oasi Lipu Massaciuccoli – Tel. 0584 975567 – Mail: oasi.massaciuccoli@lipu.it
LAZIO CENTRO HABITAT MEDITERRANEO LIPU DI OSTIA Prenotazione OBBLIGATORIA, scrivendo a chm.ostia@lipu.it 4 MAGGIO H10.00 – 13.00- Visita guidata alla scoperta della natura e della storia dell’Oasi con attività di birdwatching. H15- IL MONDO DEGLI IMPOLLINATORI: l'ape ed altri insetti impollinatori nella storia e nelle credenze, a seguire, attività didattica per bambini (Bombe di semi). Per bambini e adulti. H16 - COME NASCE UN ALBERO? Scopriamo insieme il mondo delle piante dell’Oasi e la loro importanza per gli animali selvatici (creazione di un piccolo vivaio per l’oasi e piantumazione di piante mellifere e della macchia mediterranea). Per bambini e adulti.
H17:30- YOGA IN OASI: raccomandati abbigliamento comodo, tappetino o asciugamano; insegnante Valentina Valente. 5 MAGGIO H10.00 – 13.00 - Visita guidata alla scoperta della natura e della storia dell’Oasi con attività di birdwatching.
H15 – ORIGAMI: Enrico Mariani sarà a disposizione di tutti, bambini e non, per realizzare insieme degli origami (arte della carta piegata di origine giapponese) e fare rane salterine, cicogne, cigni, corvi, pappagalli ecc.
OASI CASTEL DI GUIDO (ROMA)
CAMPANIA
OASI LIPU SOGLITELLE (Villa Literno – CE)
OASI "ZONE UMIDE BENEVENTANE" Domenica 5 giugno 2024 Ore 9.30 Raduno presso il Centro Visite Lipu dell'Oasi “Zone Umide Beneventane” a Benevento in contrada Sant'Angelo a Piesco, ubicato al km 4 della pista ciclopedonale “Paesaggi Sanniti”. Raggiungibile anche con l'auto da c.da Pantano, da c.da S. Vitale o c.da Scafa. Ore 10.00 Escursione alla scoperta dell'Oasi prima lungo la pista ciclopedonale e successivamente lungo dei sentieri dell'oasi verso il fiume Calore e/o verso la collina di Monte Sant'Angelo. Ore 12.00 “La Via Francigena in bicicletta nel Nord e Centro Europa”: illustrazione attraverso la proiezione di foto dell'esperienza cicloturistica vissuta da Luciano Campanelli e confronto/dibattito con la realtà cicloturistica del Sud Italia. Ore 13.00 Pranzo a sacco e/o condiviso presso il Centro Visite Lipu dell'Oasi
Ore 15.30 Passeggiata lungo la pista ciclopedonale “Paesaggi Sanniti” in direzione del ponte sul Calore in c.da Scafa e del torrente Ienga nei territori comunali di Foglianise e Castelpoto. MOLISE RISERVA NATURALE BOSCO CASALE (Casacalenda-CB)
- sabato 4 maggio
- domenica 5 maggio Carlo A. Meo - Resp. Riserva naturale regionale Bosco Casale - 86043 Casacalenda (CB) - tel. 347-6255345
PUGLIA OASI LIPU GRAVINA DI LATERZA (TA) Sabato 4 maggio ore 10 visita guidata dedicata alla conoscenza della biodiversità della gravina domenica 5 maggio ore 10,00, prima della visita guidata in oasi alla scoperta della biodiversità, il dott.Emiliano Montanaro effettuerà un intervento dedicato ai corvidi dal titolo Ultimo viene il corvo.Storie,racconti miti di corvi, corvetti e cornacchie.
SICILIA RISERVA NATURALE SALINE DI PRIOLO (SR) 4 maggio
Il mondo notturno – alla scoperta dei suoni e degli animali della Natura
Per informazioni e prenotazioni: 366 4673032 - riserva.salinepriolo@lipu.it
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Passo falso in CDS per un ponte che non sta in piedi |
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Il ministro Salvini tuteli l’interesse pubblico. Associazioni e comitati: Stretto di Messina SpA e Eurolink non sono credibili La posizione di Italia Nostra, Kyoto Club, Legambiente, Lipu, MAN e WWF e dai comitati cittadini messinesi (Associazione “Invece del ponte” e “No Ponte Capo Peloro”) “Oggi si apre la Conferenza di Servizi, ma è una falsa partenza e siamo già alla farsa. E’ confermato: il progetto definitivo del ponte sullo Stretto di Messina non sta in piedi, i Sindaci ne traggano le conseguenze” dicono ambientalisti e comitati, confortati anche dei pareri espressamente negativi o, comunque, critici dei Comuni di Villa San Giovanni e Messina e delle Città metropolitane interessate (Messina e Reggio Calabria). Ma la grande novità di oggi è che, dopo 21 anni di studi e di progettazioni inconcludenti, 221 sono le richieste principali di integrazione* al cosiddetto PD 2024 pubblicate sul portale on-line VIA-VAS (155 relative alla VIA e 66 delle quali relative alla Valutazione di Incidenza sui siti della Rete Natura 2000 e su tutte le componenti ambientali più rilevanti), a cui si aggiungono 16 richieste di integrazioni inerenti il Piano di Utilizzo delle Terre e 2 relative alla Verifica di Ottemperanza. Integrazioni richieste dalla Commissione Tecnica VIA (CTVIA), del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica. attestano l’impossibilità di approvare un Progetto (non) Definitivo e il fatto che passare al Progetto Esecutivo e aprire i cantieri, prima dell’estate o entro fine anno, sia semplicemente una chimera. A questo punto i proponenti si dovranno arrampicare sugli specchi per rispondere alla CTVIA entro 30 giorni e i successivi 30 il pubblico potrà controdedurre. “Dopo questa ennesima bocciatura non si dovrebbe più dare credito a Stretto di Messina SpA e al General Contractor Eurolink (capeggiato da Webuild) - aggiungono ambientalisti e comitati –ma ora chi STA dilapidando risorse pubbliche, deve provare a integrare per la seconda volta (come fecero tra il 2011 e il 2012) il cosiddetto PD, consentendo al pubblico interessato di fare, come avvenne 12 anni fa, Osservazioni sulla documentazione che verrà prodotta ex novo per consentire il giudizio di Valutazione di Impatto Ambientale e contestuale Valutazione di Incidenza sulle aree tutelate dalla UE”. Le pesanti richieste di integrazione della CTVIA - a cui si affianca anche uno striminzito (5 pagine) e scandaloso parere favorevole del Ministero della Cultura, pubblicato anch’esso on line - si aggiungono alla demolizione del progetto contenuta nelle 534 le pagine di contestazioni e controdeduzioni delle Osservazioni – redatte da un gruppo di lavoro di 38 esperti, tra cui 12 sono i docenti nelle diverse materie ambientali di 9 diversi atenei (Università di Firenze, Napoli, Messina, Palermo, Reggio Calabria, Roma La Sapienza, Torino, IUAV di Venezia, Politecnico di Milano), inviate l’11 aprile scorso dalle associazioni ambientaliste (Italia Nostra, Kyoto Club, Legambiente, Lipu, MAN e WWF) e dai comitati cittadini messinesi (Associazione “Invece del ponte” e “No Ponte Capo Peloro”) nell’ambito della procedura di Valutazione di Impatto Ambientale - VIA. “Il ministro dei Trasporti e delle infrastrutture Salvini vada a più miti consigli sul ponte sullo Stretto di Messina. Come Ministro e Vicepresidente del Consiglio dei Ministri, difenda l’interesse pubblico e eviti l’abbraccio soffocante e inconcludente con SdM SpA e Eurolink. Come capo della Lega, ripieghi la bandiera elettorale del ponte, sventolata invano, in vista del voto per le europee dell’8-9 giugno.”, dicono associazioni e comitati che rilevano come si stiano prendendo cinicamente in giro i cittadini, a cominciare da coloro che dovrebbero essere espropriati delle proprie case e dei propri terreni. Associazioni e comitati concludono: “La battuta d’arresto della Conferenza di Servizi è un passo falso da parte di chi ha voluto imprimere un’accelerazione ingiustificata alle procedure autorizzative. Si interrompa il gioco perverso che ha consentito al General Contractor Eurolink di incassare gran parte di quei 312 milioni di euro, spesi nel solo periodo 1981-2013 dalla Stretto di Messina SpA in studi e progettazioni, e i 26 milioni di euro per la realizzazione dell’inutile bretella ferroviaria di Cannitello. Basta usare lo Stato come un bancomat. Finiamola con questo scandalo che sta già interessando la magistratura.” *Alcuni punti salienti delle richieste di integrazione della CTVIA Questi di seguito alcuni dei punti ritenuti rilevanti da ambientalisti e comitati: Valutazione di Impatto Ambientale - VIA
 Analisi costi benefici – manca la descrizione del contesto sociale, economico, poltico e istituzionale e un’analisi approfondita sui costi di investimento, manutenzione egestione dell’opera Valutazione di Incidenza (VIncA)
 la documentazione presentata dai proponenti non ha tenuto conto delle Linee Guida nazionale sulla redazione della VIncA nel rispetto della Direttiva europea Habitat
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Il Parco Pantanello compie 20 anni |
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Un esempio di rinaturalizzazione degli ecosistemi che ha anticipato di due decenni la nature restoration law
Venti anni fa la conclusione della trasformazione delle aree umide ha dato vita al Parco: la scelta lungimirante della Fondazione Roffredo Caetani ha restituito al territorio oltre 50 milioni di euro in termini di servizi ecosistemici Venti anni fa si concludeva la trasformazione in aree umide di una porzione dell’antica azienda agricola della Famiglia Caetani. Con il termine dei lavori per la realizzazione degli stagni, una parte fondamentale del progetto del Parco di Pantanello prendeva forma dando il via alla rinaturalizzazione di oltre cento ettari di terreno che oggi sono parte integrante dell’area del Monumento Naturale Regionale del Giardino di Ninfa Una visione avveniristica, che ha anticipato di due decenni i temi legati alla “Nature Restoration Law”, ha portato la Fondazione Roffredo Caetani a riconvertire così un’attività agricola in capitale naturale e a farlo con enorme successo perché, secondo stime provenienti da studi specifici, quella riconversione ha restituito al territorio negli ultimi venti anni oltre 50 milioni di euro in termini di valore dei servizi ecosistemici oltre ad avere trasformato quella porzione di terreno in una fascia di protezione del Giardino di Ninfa. L’anniversario che la Fondazione Roffredo Caetani celebra oggi insieme alla Lipu, che si occupa dallo scorso anno della gestione dell’oasi sul piano delle attività didattiche, di studio e delle visite, non solo segna un importante traguardo ma riflette un impegno concreto, perfettamente in linea con lo spirito della famiglia Caetani, nel dibattito globale sulla conservazione ambientale e sulla rinaturalizzazione degli ecosistemi. Gli spazi rinnovati per le attività di studio e ricerca Con la celebrazione di questo evento per i venti anni dall’avvio della rinaturalizzazione dell’area che ha dato vita al Parco Pantanello, la Fondazione Roffredo Caetani restituisce alla collettività, ai ricercatori, agli accademici e ai volontari della Lipu che la supportano per la gestione del sito, non solo un sito che è divenuto a pieno titolo un esempio internazionale ma anche due spazi rinnovati: la sala conferenze che porta il nome di Giancarlo Bovina (uno dei geologi che faceva parte del team di esperti che si è occupato dell’intero progetto di rinaturalizzazione) e un casale all’interno del Monumento Naturale riconvertito in un centro di ricerca, didattico e foresteria e messo a disposizione degli studiosi e delle università. Il lavoro dei volontari Lipu nel 2023
Il Parco Pantanello vanta oggi, secondo i dati forniti dalla Lipu, la presenza di 135 specie di uccelli censite, con attività concrete di conservazione della natura, educazione e sensibilizzazione ambientale e di promozione e valorizzazione dell’area. Nell’ultimo anno gli stessi volontari Lipu hanno organizzato escursioni con quasi 3mila studenti, 320 docenti, coinvolgendo 37 istituti comprensivi. L’attività, nel 2023, ha riguardato anche 250 ragazzi coinvolti per i campi estivi e 37 studenti impegnati con progetti Erasmus Plus. Tra le attività della Lipu è importante segnalare i 14 appuntamenti natura dedicati al pubblico, i tre eventi nazionali delle Oasi Lipu ed altre iniziative che hanno coinvolto quasi mille persone. Nel solo 2023 i volontari dell’associazione sono stati impegnati per oltre 1.200 ore di lavoro.
I numeri
Cisterna di Latina, 6 aprile 2024 |
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Caccia, nuova seduta per la proposta "Sparatutto". Rischi devastanti per la natura |
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Prosegue intanto con successo la raccolta firme sul sito lipu.it per chiedere il ritiro della proposta di legge e nuove forme di tutela per la fauna selvatica. Una firma su www.lipu.it contro la deregulation venatoria per fermare lo scempio della proposta di legge Bruzzone. Lo chiede la Lipu nel giorno in cui riprende, in Commissione Agricoltura della Camera, l’esame della proposta di legge che prevede un grave attacco alla normativa che, dal 1992, regola la protezione della fauna selvatica e fissa le norme per lo svolgimento dell’attività venatoria. Con la proposta “Sparatutto” all’esame del Parlamento si vorrebbero introdurre delle modifiche alla legge 157 in contrasto con la direttiva comunitaria Uccelli esponendo dunque il Paese a una nuova procedura d’infrazione, oltre quelle aperte peraltro a inizio 2024 dalla Commissione europea contro l’Italia sempre in materia venatoria. La pdl Bruzzone vorrebbe allungare il periodo di caccia oltre i limiti imposti dalla legge 152/92, con il rischio di sparare agli uccelli migratori impegnati nel viaggio verso i luoghi di riproduzione; la creazione di istituti regionali sulla caccia con lo scopo di sostituire i pareri scientifici dell’Ispra e varare calendari venatori più favorevoli ai cacciatori; poi la caccia 7 giorni su 7, senza più giornate di silenzio venatorio, e i conseguenti rischi per l’incolumità e la sicurezza pubblica; infine, la grave minaccia per gli uccelli selvatici di finire catturati, confusi in modo fraudolento con esemplari da allevamento destinati all’utilizzo come richiami vivi nella caccia, per i quali si vorrebbe abolire l’obbligo di apporre l’anello alla nascita. E finendo così per favorire pratiche violente e odiose di bracconaggio. “Questa proposta di legge – dichiara Alessandro Polinori, presidente della Lipu – ci riporterebbe indietro di oltre 30 anni, quando la fauna selvatica aveva poche protezioni e i numerosi cacciatori, poi nel tempo fortemente ridimensionati, godevano di tempi e modi particolarmente favorevoli. “Oggi però, con la crisi ambientale in atto, il declino di molte specie di uccelli, e le nuove tutele dell’articolo 9 della Costituzione, che ha inserito di recente l’ambiente e la biodiversità come meritevoli di tutela costituzionale, queste proposte, elaborate solo per ottenere voti in vista delle vicine elezioni europee, sono un insulto al buon senso e agli obblighi di tutela previsti dalle direttive comunitarie e dal dettato costituzionale. “Chiediamo a Governo e Parlamento il ritiro immediato della proposta di legge. Gli uccelli migratori sono un patrimonio straordinario e indisponibile dell’umanità, e nessuno se ne può appropriare secondo i propri interessi, infischiandosene delle procedure che l’Europa aprirà contro l’Italia e i cui costi – conclude il presidente della Lipu - ricadranno sulle tasche dei contribuenti”.
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Rondini, le migliori alleate delle aziende agricole |
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Un nuovo studio condotto da MUSE, Lipu e Università degli Studi di Milano chiarisce il ruolo ecologico nelle stalle di questi preziosi uccelli migratori Se una rondine non fa primavera lo fa, invece, un articolo pubblicato in questi giorni sulla rivista internazionale Journal of Applied Ecology. Lo studio condotto da MUSE – Museo delle Scienze di Trento, Lipu e Università degli Studi di Milano ha indagato il “ruolo” di questi uccelli negli allevamenti bovini. La ricerca ha infatti valutato l’effetto che la presenza e l’abbondanza delle rondini all'interno delle stalle della Val di Non, in Trentino, possono avere sul tasso di attività delle mosche, loro potenziali prede e portatrici di diversi patogeni e stress per il bestiame allevato. L’abbondanza di rondini e mosche è stata misurata per 16 settimane in nove diversi allevamenti in Val di Non, in Trentino, occupati o meno da rondini nidificanti. Da aprile ad agosto 2022, sono stati raccolti dati settimanali sul tasso di attività delle mosche e sulla presenza di rondini, sulle dimensioni della covata, sul numero e sull'età dei pulcini. Attraverso opportuni modelli statistici è stato quindi possibile quantificare l’effetto delle rondini su questi insetti. I risultati mostrano come il tasso di attività delle mosche aumenti, come atteso, con la temperatura e nel corso della stagione; tuttavia, tale incremento appare molto meno marcato in presenza di rondini e ulteriormente limitato quando le rondini sono relativamente abbondanti. A una temperatura di 22°, riporta lo studio, la presenza locale di 25 rondini corrisponde a una riduzione media di oltre il 60% nel tasso di attività delle mosche rispetto a quello che si avrebbe in una stalla senza rondini. “La collaborazione degli allevatori trentini coinvolti nel progetto è stata fondamentale - commenta Alberto Bertocchi della Lipu di Trento. – Grazie alla collaborazione dell'Unità Operativa di Igiene e Sanità Pubblica Veterinaria del Trentino, siamo anche riusciti a formulare un protocollo da seguire all’interno delle stalle con i nidi di rondine, in modo da consentirne la presenza senza che essa crei “intralci”, ponendo le basi per la loro tutela e per far sì che gli allevatori possano beneficiare del loro prezioso contributo” La rondine Hirundo rustica è un’iconica specie delle campagne di molti paesi e uno dei più noti uccelli migratori. Pur essendo una specie di grande rilevanza ecologica e fortemente radicata nella cultura contadina di molte aree, tra il 1980 e il 2021 nel nostro continente la rondine, secondo i dati del Farmland bird index, ha subito un declino del 19%. L'intensificazione dell'agricoltura, gli insetticidi e i cambiamenti climatici si aggiungono ad altri impatti che insistono sia sulle aree di svernamento che su quelle di riproduzione di questa specie migratoria. Fattori come il degrado degli habitat nell'Africa sub-sahariana, la ridotta disponibilità di siti di nidificazione in Europa e il generalizzato calo degli insetti stanno infatti influenzando negativamente la sua riproduzione e sopravvivenza. Francesca Roseo, leading author dell’articolo insieme a Marco Salvatori, entrambi ricercatori al MUSE – Museo delle Scienze di Trento, Ambito Biologia della Conservazione, ricorda le ragioni alla base di questo lavoro e le sue implicazioni anche a larga scala: “Questo studio è stato fortemente voluto da MUSE, Lipu e Università di Milano, perché il calo di questa specie carismatica e di tanti altri uccelli insettivori meno noti è davvero preoccupante. Abbiamo bisogno di approcci innovativi per contrastare il declino della biodiversità nel settore agricolo e zootecnico e trovare delle sinergie tra le attività umane e la conservazione della biodiversità è fondamentale. Inoltre, se vogliamo raggiungere gli obiettivi di iniziative cruciali per la sostenibilità a livello globale, come quelli di Agenda 2030, del Green Deal europeo e del Global Stock Take redatto all’ultima COP28, dobbiamo impegnarci seriamente nell’applicare le Soluzioni Basate sulla Natura (Nature-based Solutions). Per poterlo fare, dobbiamo prima di tutto migliorare le nostre conoscenze scientifiche, così da supportare lo sviluppo sostenibile attraverso delle valutazioni davvero robuste”. “Rondini e agricoltori possono essere alleati gli uni degli altri”, aggiunge Mattia Brambilla, ecologo presso il Dipartimento di Scienze e Politiche Ambientali dell’Università degli Studi di Milano. “Questo studio rappresenta un esempio dei servizi ecosistemici che molte specie ci offrono, facendo luce sul contributo degli uccelli insettivori in particolare. La conservazione di questi animali porta benefici anche ad allevatori e consumatori, e ci ricorda che abbiamo bisogno di ecosistemi ‘sani’ e funzionanti per far fronte alle sfide ambientali che dobbiamo affrontare”. Federica Luoni, responsabile agricoltura per la Lipu, ricorda che “Il drammatico calo degli uccelli degli ambienti agricoli, in atto in Italia e in Europa, è una delle principali urgenze a livello di conservazione. Abbiamo bisogno degli uccelli e della biodiversità nelle nostre campagne, e questo lavoro dimostra ulteriormente come dalla loro conservazione possa trarre giovamento il nostro stesso sistema produttivo, per questo le normative Nazionali ed Europee ad iniziare dalla Politica Agricola Comune dovrebbero aiutare in tal senso e non fare passi indietro, come purtroppo sta accadendo in queste settimane”.
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Aprile, il programma di Girovaghi/e per natura |
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Come iniziare a camminare senza meta? Come riuscire a liberarsi dai pensieri e godersi questo tempo per sé? Per avvicinare le persone a questa pratica la Lipu, per il terzo anno consecutivo, dedica al girovagare un intero mese di iniziative nelle oasi, riserve e in alcune aree verdi delle nostre città, con l'evento Girovaghi e girovaghe per natura. Il piacere di camminare, di notare dettagli mai osservati, di concentrarsi sui propri passi, di contemplare il cielo e di dimenticarsi gli impegni e la tecnologia sono al centro di tutti gli eventi per grandi e piccoli organizzati dai volontari e operatori Lipu in tutta Italia Un modo per affezionarsi ancora di più alle aree verdi che abbiamo vicino e garantire la loro conservazione. Resta solo da infilarsi un paio di scarpe comode. Ecco la lista degli eventi di Girovaghi e girovaghe per natura 2024:
PIEMONTE
Dove: Riserva naturale Crava Morozzo(CN) LOMBARDIA
Dove: Brescia, Cascate di Monteclana a Nave
Dove: Bergamo
Dove: Oasi Lipu Cesano Maderno (MB)
Dove: Oasi Lipu Palude Brabbia (VA)
Dove: Riserva Lipu Paludi di Ostiglia (MN)
Dove: Oasi Lipu Bosco Negri (PV)
Dove: Oasi Lipu Bosco del Vignolo (PV) VENETO
Dove: Oasi Lipu Cave Gaggio (VE) LIGURIA
Dove: Genova, Parchi di Nervi (casetta di viottolo Ardizzone)
Dove: Oasi Lipu Arcola(SP) EMILIA-ROMAGNA
Dove: Oasi Lipu Bianello (RE)
Dove: Oasi Lipu Celestina (RE)
Dove: Riserva Lipu Torrile (PR) TOSCANA
Dove: Oasi Lipu Massaciuccoli (LU)
Dove: Pistoia, Fortezza Santa Barbara LAZIO
Dove: Centro Habitat Mediterraneo Lipu di Ostia (RM)
Dove: Oasi Lipu Castel di Guido (RM)
Dove: Allumiere (RM) MOLISE
Dove: Riserva Lipu Bosco del Casale (CB) CAMPANIA
Dove: Benevento PUGLIA
Dove: Oasi Lipu Gravina di Laterza (TA)
Dove: Putignano (BA)
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Legge sparatutto: oggi riparte l'iter alla Camera. "Fermate questo scempio" |
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Riparte oggi in Commissione agricoltura della Camera l’iter della proposta di legge sulla caccia presentata dall’onorevole Bruzzone. "Si tratta di una legge – affermano le associazioni Enpa, Lac, Lav, Leidaa, Lipu, Lndc animal protection, Oipa, Federazione nazionale Pro Natura, WWF Italia – che rappresenta un gravissimo attacco alla natura e agli uccelli selvatici e che, se approvata, attiverebbe una nuova procedura d’infrazione da parte della Commissione europea nei confronti dell’Italia per la violazione della Direttiva Uccelli”. Secondo le associazioni ambientaliste e animaliste, la proposta di legge propone pratiche che sono vietate dalla Direttiva comunitaria Uccelli quali l’allungamento della stagione venatoria oltre i limiti consentiti, mettendo così a rischio gli uccelli migratori che già da gennaio sono impegnati nel viaggio verso i luoghi di riproduzione; inoltre, la creazione di Istituti regionali sulla caccia, al fine di sostituire i pareri dell’Ispra e permettere il varo di calendari venatori ancora più favorevoli ai cacciatori; poi la caccia 7 giorni su 7, con l’abolizione delle giornate di silenzio venatorie, i calendari emanati con legge per bypassare i ricorsi al Tar, l’esclusione dalla tutela della legge 157 degli uccelli da richiamo e infine il mantenimento della licenza di porto di fucile per chi pratica il bracconaggio in periodi vietati. “Da oggi riparte l’iter della vergogna – commentano le associazioni – una proposta che smontando l’impianto della legge 157, aprirebbe a una deregulation dell’attività venatoria, con un impatto devastante sulla natura e la fauna selvatica, favorendo il bracconaggio e ponendo serie minacce alla sicurezza e alla incolumità delle persone. “Chiediamo al Parlamento e al Governo di bocciare la proposta di legge, e l’avvio di azioni concrete a tutela degli uccelli selvatici, come la salvaguardia delle specie in declino, anche in attuazione dell’articolo 9 della Costituzione, che contiene il principio della tutela dell’ambiente, della biodiversità e degli ecosistemi, anche nell’interesse delle future generazioni.
Comunicato congiunto di: ENPA, LAC, LAV, LEIDAA, LIPU, LNDC ANIMAL PROTECTION, OIPA, FEDERAZIONE NAZIONALE PRO NATURA, WWF ITALIA |
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