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Tratto dal sito Climalteranti.it

1) IL RISCALDAMENTO GLOBALE È INEQUIVOCABILE

"Gli ultimi tre decenni sono stati i più caldi dal 1850, quando sono iniziate le misure termometriche a livello globale. L'ultimo decennio è stato il più caldo".

".il periodo 1983-2012  "probabilmente" è il trentennio più caldo degli ultimi 1400 anni ("confidenza media")."

"Le tendenze su periodi brevi come gli ultimi 15 anni (1998-2012) sono statisticamente non significative. Il tasso di riscaldamento in questi anni (1998-2012) è 0.05°C/decennio, ed è minore di quello del periodo 1951-2012 che mostra un riscaldamento di 0.12°C/decennio . Le tendenze per dei periodi brevi (15 anni) dipendono molto da quando iniziano: ad esempio le tendenze per periodi di 15 anni partendo da 1995, 1996 e 1997 danno le seguenti stime: 0,13°C/decennio per 1995 - 2009, 0,14°C/decennio per 1996 - 2010,  0,07°C/decennio per 1997 - 2011."

"E' "virtualmente certo" che l'oceano superficiale (0-700 m) si è riscaldato durante gli ultimi decenni del 1971-2010."

2) EVENTI ESTREMI PIU' FREQUENTI

"Dal 1950 sono stati osservati cambiamenti negli eventi estremi meteorologici e climatici:

- a livello globale "molto probabilmente" il numero di giorni e notti fredde è diminuito e il numero di giorni e notte calde è aumentato;

- in alcune aree del pianeta la frequenza di ondate di calore "probabilmente" è aumentata in vaste aree dell'Europa, Asia e Australia;

- ci sono "probabilmente" più terre emerse con un aumento del numero di eventi di intensa precipitazione che con una diminuzione del loro numero.

 -in Europa e Nord America la frequenza o l'intensità di precipitazioni intense (o estreme) è "probabilmente" aumentata."

3) LA FUSIONE DEI GHIACCI STA ACCELERANDO

"Le calotte glaciali in Groenlandia e Antartide hanno perso massa negli ultimi due decenni. I ghiacciai si sono ridotti quasi in tutto il pianeta e la diminuzione stagionale estiva della banchisa artica sta aumentando.

La calotta glaciale in Groenlandia ha perso massa in maniera più veloce negli ultimi anni: "molto probabilmente" il tasso medio di diminuzione è aumentato da 34 Gt/anno nel 1992-2001 a 215 Gt/anno nel 2002-2011."

4) L'AUMENTO DEL LIVELLO DEL MARE STA ACCELERANDO

"È "virtualmente certo" che il tasso di innalzamento del livello globale medio marino ha accelerato negli ultimi due secoli.

E' "molto probabile" che il tasso medio di innalzamento del livello globale medio marino è stato di 1.7mm/anno nel periodo 1901-2010 e di 3.2mm/anno nel periodo 1993-2010" .

5) È CAUSATO DALLE ATTIVITA' UMANE

" E' "estremamente probabile"  ( al 95-100%) che più della metà dell'aumento osservato della temperatura superficiale dal 1951 al 2010 è stato provocato dall'effetto antropogenico sul clima (emissioni di gas-serra, aerosol e cambi di uso del suolo). Questo ha provocato il riscaldamento degli oceani, la fusione dei ghiacci e la riduzione della copertura nevosa, l'innalzamento del livello medio globale marino e ha modificato alcuni estremi climatici nella seconda metà del XX secolo ("confidenza alta") ".

Le emissioni continue di gas ad effetto serra causeranno un ulteriore riscaldamento e cambiamenti in tutte le componenti del sistema climatico. Limitare il cambiamento climatico richiederà una sostanziale riduzione delle emissioni di gas a effetto serra.

Le proiezioni per i prossimi decenni mostrano una entità dei cambiamenti notevolmente influenzata dalla scelta di scenario di emissioni.

6) LE MODIFICHE AL CLIMA GLOBALE DURERANNO PER SECOLI

" Le emissioni di gas serra che continuano a crescere provocheranno ulteriore riscaldamento nel sistema climatico. Il riscaldamento causerà cambiamenti nella temperatura dell'aria, degli oceani, nel ciclo dell'acqua, nel livello dei mari, nella criosfera, in alcuni eventi estremi e nella acidificazione oceanica. Molti di questi cambiamenti persisteranno per molti secoli" .

7) DA 2 A 4 GRADI DI AUMENTO DELLE TEMPERATURE GLOBALI A FINE SECOLO

Il quinto rapporto propone 4 scenari di aumento delle temperatura media globali alla superficie alla fine di questo secolo (media 2081-2100). Lo scenario RCP2.6 prevede riduzioni pesantissime delle emissioni entro pochi decenni, mentre lo scenario RCP8.5 (simile al vecchio scenario A2) è uno scenario estremo che non prevede riduzioni. Gli scenari RCP4.5 e RCP 6.0 sono scenari intermedi.

Gli aumenti di temperature rispetto al periodo 1986-2005 saranno probabilmente nei seguenti range;

RCP2.6: 0.3°C-1.7°C ;  RCP4.5: 1.1°C-2.6°C;  RCP6.0: 1.4°C-3.1°C ; RCP8.5: 2.6°C-4.8°C.

Da notare che il periodo 1986-2005 a cui fanno riferimento questi numeri era già più caldo (circa 0.6 °C) rispetto al periodo preindustriale, per cui gli aumenti previsti delle temperature, rispetto ai periodi preindustriali, sono:

RCP2.6: 1°C-2.3°C ;  RCP4.5: 1.7°C-3.3°C ;  RCP6.0: 2°C-3.7°C ; RCP8.5: 3.2°C-5.4°C .  

E 'praticamente certo che ci saranno più frequenti estremi di temperatura (caldi e freddi) sulla maggior parte delle aree di terra e su scale temporali giornaliere e stagionali, all'aumentare delle temperature medie globali

E 'molto probabile che le onde di calore si verificheranno con una frequenza più alta e una durata maggiore

8 )  DA 50 A 80 CM DI AUMENTO DEL LIVELLO DEL MARE A FINE SECOLO

Il livello globale medio marino continuerà a crescere durante il XXI secolo e queste proiezioni sono considerate più adeguate dalla comunità scientifica rispetto a quelle presentate nell'AR4 perché riproducono meglio le osservazioni e includono la dinamica rapida di fusione delle calotte glaciali (ice-sheet rapid dynamical changes). L'innalzamento del livello medio globale marino per il 2100, rispetto al livello medio 1986-2005, sarà "probabilmente" nel range di:
RCP2.6: 0.26 - 0.55 m ; RCP4.5: 0.32 - 0.63 m  ; RCP6.0: 0.33 - 0.63 m; RCP8.5: 0.45 - 0.82 m

Questo innalzamento si aggiunge a quello di 15 cm già registrato nel periodo 1986-2005, per cui l'innalzamento complessivo a fine secolo è previsto in

RCP2.6: 0.41 - 0.69 m ; RCP4.5: 0.47 - 0.78 m  ; RCP6.0: 0.48 - 0.78 m; RCP8.5: 0.60 - 0.97 m

9) I GHIACCI CONTINUERANNO A FONDERE

L'estensione annuale dei ghiacci artici sarà soggetta a diminuzione nel corso del secolo secondo tutti gli scenari, e solo secondo gli scenari più estremi (RCP 8.5) sarà possibile una situazione di completo fusione stagionale del ghiaccio Artico a fine estate entro la metà del secolo.

Entro la fine del secolo, è verosimilmente da attendere una forte diminuzione delle coperture glaciali a scala globale (-15% fino a -55%), escluso l'Antartide.

Vi è una ragionevole certezza che la copertura nivale stagionale nell'emisfero nord decresca sensibilmente (da -7% fino a -25%) entro fine secolo.

E' assai probabile che le aree soggette a permafrost superficiale (fino a 3.5 m di profondità) presenti alle latitudini intermedie ed elevate si ridurranno (da -37 % fino a -81%) con l'aumento delle temperature atteso.  

10) PRECIPITAZIONI PIU' INTENSE

Nell'arco del secolo il cambiamento climatico influenzerà in maniera crescente il ciclo dell'acqua a scala globale, sebbene con alcune differenze a scala regionale

Le zone equatoriali ed alle alte latitudini vedranno probabilmente una crescita delle precipitazioni, con intensificarsi dei fenomeni estremi e susseguenti piene, mentre le zone tropicali aride andranno verosimilmente incontro a precipitazioni sempre minori.

Le aree soggette a precipitazioni di matrice monsonica verosimilmente incrementeranno e si verificherà un allungamento della stagione monsonica, con eventi intensi più frequenti.

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