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Non è facile a prima vista collegare gli hamburger venduti nei fast food con la deforestazione dei tropici e l'estinzione di migliaia di specie animali e vegetali. Eppure la cosiddetta "hamburger connection" rappresenta un classico esempio di come un qualunque cittadino occidentale possa comandare a distanza la distruzione dei tropici. Gli Stati Uniti sono famelici divora tori di hamburger e da soli importano il 33% di tutta la carne di manzo del mercato mondiale, per il consumo non vitale di appena 1/20 della popolazione del pianeta. Gran parte della carne "a basso costo" di Panama, Costa Rica Guatemala e altri paesi dell'America centrale e latina passa la frontiera americana per finire tra panini e ketchup. In quei paesi per allevare bestiame si brucia la foresta. Nel 1980 fu stimato che il 72% della deforestazione amazzonica in Brasile era volta ad ottenere pascoli per il bestiame. Analogamente la CEE importa carne dall'America tropicale e dall'Africa. Per USA e CEE i costi monetari sono estremamente bassi ma i costi energetici ambientali e sociali su scala mondiale sono immensi e il disastro ecologico è irreparabile. Per produrre la carne di un hamburger in un'area tropicale umida è necessario uno spazio pari a un salotto medio di circa 12 mq. In quell'area distrutta per produrre circa 100 grammi di carne macinata erano mediamente ospitati oltre cinquecento chili di materia vivente, piante, fiori, farfalle, uccelli, scimmie. Uno spreco energetico immenso per riparare al quale sono necessari tempi lunghissimi. Si calcola che una foresta tropicale primaria si possa ricostruire in un periodo variabile da seicento a mille anni In questo senso molto può fare il consumatore occidentale, astenendosi o limitando il consumo di carne importata da questi Paesi e molto più potrebbero i governi occidentali varando norme e politiche economiche più rispettose della natura tropicale.
Qualche numero sulle Foreste
50% |
E' la percentuale di foresta persa rispetto alla copertura originaria, la maggior parte negli ultimi trent'anni |
12% |
E' la porzione di foresta sul pianeta che esiste come ecosistema intatto, il resto è in qualche modo alterato dall'uomo |
1% |
E' la percentuale di foresta che si perde ogni anno a causa della deforestazione |
3 |
Sono le nazioni del mondo - Russia, Canada e Brasile - che ospitano il 70% di foresta vergine |
85 |
Sono le nazioni del mondo che hanno perso per intero tutta la loro foresta originaria |
400 |
Sono i milioni di persone al mondo la cui esistenza dipende direttamente dalla foresta pluviale tropicale |
6% |
E' la percentuale di pianeta coperta dalla foresta pluviale tropicale |
50% |
E' la percentuale di specie viventi sulla Terra - animali e vegetali - ospitate dalla foresta pluviale tropicale |
1/5 |
delle specie di uccelli e di piante del pianeta si sono sviluppate nel bacini amazzonico |
25% |
delle medicine utilizzate sul pianeta proviene da specie vegetali (per il 70% dalla foresta pluviale) |
99% |
E' la percentuale di piante della foresta tropicale ancora da studiare dal punto di vista farmacologico |
QUANTO COSTEREBBE RIMPIAZZARLE?
Se volessimo riprodurre artificialmente quanto
ci danno gratis, le foreste, quanto spenderemmo?
Un conto elaborato dall'Università dell'Idaho
fornisce cifre da capogiro.
Funzione |
Costo in Natura |
Costo per l'Uomo in Euro |
Purificazione acqua |
0 |
0,62/litro |
Purificazione aria |
0 |
0,04/litro |
Moderazione del clima |
0 |
19.600/giorno |
Protezione dal vento |
0 |
5.200/ettaro |
Geni selvatici |
0 |
9.800/gene |
Turismo |
0 |
1.800.000/parco |
Controllo alluvioni |
0 |
21.200/ettaro |
UN ALBERO: 50 ANNI SPESI BENE
Produzione di ossigeno |
27.300 |
Riduzione dell'inquinamento dell'aria |
54.200 |
Controllo dell'erosione |
27.300 |
Riciclaggio di sostanze nocive |
32.500 |
Totale Euro |
141.300 |
Pari a vecchie lire |
273.500.000 |