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BOSCO PER KYOTO 2008/09 a G E V - MODENA - Foreste per Sempre

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Premio speciale ad un coraggioso brasiliano

Plinio Leite de Encarnação è il nome del coraggioso brasiliano che ha salvato circa 200.000 ettari di foresta amazzonica dall'avidità umana. Oggi Plinio è il presidente di una ong brasiliana chiamata Amazônia, il suo scopo ora è proteggere un'altra area più estesa a loro confinante.

LA STORIA

Plinio, nasce il 24 novembre 1967 in Lago do Campinas, una piccola comunità a 100 km dalla città di Manaus, capitale dello stato di Amazonas, dove suo padre si trasferisce in cerca di lavoro con la moglie e i quattro figli, quando Plinio ha 11 anni. In città Plinio studia e ottiene la licenza di scuola elementare (6° serie), mentre lavora con il padre nell'edilizia.

L'amore per l'ambiente e il ricordo della foresta che ha lasciato lo portano presto a cercare lavoro nel grande porto di Manaus, da cui salpano battelli che risalgono il Rio delle Amazzoni e numerosi suoi affluenti, trasportando mercanzie, passeggeri e avventurieri. Plinio ama viaggiare ed esplorare aree remote della grande foresta amazzonica. Ha appena 16 anni quando per la prima volta risale il Rio Jauaperi e ne è profondamente colpito per la bellezza dei paesaggi ma anche per la povertà degli abitanti locali e l'assenza governativa di programmi di salute e di educazione. Plinio effettua diversi viaggi sul fiume nel tentativo di capire come poter intervenire per migliorare la vita degli abitanti locali. In particolare, a 200 km dalla bocca del Rio Jauaperi, trova un'antica comunità ormai quasi spopolata a causa delle difficili condizioni di vita, in un'area di rara bellezza chiamata Xixuau, dal nome di un piccolo fiume di acque trasparenti. Qui Plinio, insieme ad alcuni amici europei conosciuti durante i viaggi, decide di avviare un progetto di conservazione coinvolgendo gli abitanti locali perché potessero partecipare attivamente alla difesa della loro area e supplire alle deficienze governative.

Nasce così, nel 1992, l'associazione, composta dagli abitanti locali con lo scopo di preservare la regione. I soci, che possiedono per legge il diritto della terra, creano la prima riserva ecologica di 20mila ettari, unendo le loro terre e vendendole alla stessa associazione, divenendone così tutti proprietari. Nel 1995 l'area protetta aumenta fino ad includere più a nord il piccolo fiume e gli abitanti dello Xiparina. Negli anni la formula vincente è replicata fino a raggiungere l'attuale estensione di 178.000 ettari, che include le sorgenti di due fiumi, un'area paludosa, numerosi laghi e aree rocciose. Oggi, la Riserva Xixuau Xiparina è protetta integralmente da un centinaio di abitanti locali, è ricchissima in biodiversità e ospita molte specie animali, tra cui il giaguaro, la lontra gigante, il tapiro, l'aquila arpia, il delfino di fiume, il lamantino e numerose altre specie minacciate di estinzione.

Dal 1992 l'associazione Amazônia, di cui Plinio è presidente, ha sviluppato nell'area numerosi progetti nell'ambito dell'educazione scolastica, assistenza sanitaria, sviluppo sostenibile, sicurezza alimentare, ecoturismo. Gli abitanti della riserva hanno elevato la qualità della loro vita proteggendo l'area e usando le risorse naturali in maniera sostenibile.

Dal 2001 l'associazione lotta per la protezione di un'area più estesa di foresta che includa l'intero Rio Jauaperi e altre 7 comunità vicine. Il processo di creazione della nuova riserva (chiamata Riserva Estrattivista del Basso Rio Branco e Rio Jauaperi) è fermo al Ministero degli Interni dal 2006 e aspetta un decreto presidenziale per essere riconosciuto. Il ritardo è dovuto all'ostilità del governo locale che non approva la protezione dell'area e progetta interventi di sviluppo di grande impatto ambientale (strade, coltivazioni estensive, allevamenti bovini e sfruttamento del legname). Negli ultimi anni gli abitanti del Rio Jauaperi e l'associazione Amazonia, impegnati nella lotta per il riconoscimento della nuova riserva, hanno subito molte pressioni politiche, minacce di morte e tentativi di corruzione.

Nonostante il clima di opposizione, Plinio e gli abitanti dello Jauaperi, portano avanti la loro causa con grande coraggio e determinazione, convinti che il loro futuro dipenda dalla sopravvivenza della foresta che, quando preservata, può essere più redditizia della distruzione, perché a lungo termine.

Il premio Un Bosco per Kyoto ha anche lo scopo di sbloccare l'iter burocratico per ottenere la definitiva protezione di tutta la zona del Rio Jauaperi.

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