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MAHAJANGA - Antsanitia Domaine de l'Ouest

LOCALITA'

Mahajanga è una città posta sul delta del fiume Betsiboka, nel Nord-ovest del Paese.

La zona presenta una sensibile stagionalità , con periodo secco lungo e pronunciato, alte temperature , soprattutto nella stagione piovosa.

La costa è di grande interesse , sia dal punto i vista naturalistico che dal punto di vista turistico, anche se non sfruttata.

Mahajanga dista circa 10 ore di auto dalla capitale (almeno 15 se con taxi-brousse ) ma è ben servita dagli aerei, per cui vale la pena, spostandosi da soli, prendere volo interno di Air Madagascar .

REFERENTI LOCALI

Salesiani della Missione Don Bosco a Mahajanga : Don Bepi Miele e Gianni Guzzone .

La Missione si trova in un grande compound alla periferia della città , in cui sono presenti un importante Centro di Formazione Professionale (meccanica, ciclo del freddo, falegnameria, edilizia, ecc.) e diverse strutture per i giovani (collegio, ecc.) ; ampia disponibilità di ospitalità per gli ospiti.

DREF - DIREZIONE REGIONALE DELLE FORESTE

DREF (Direzione Regionale delle Foreste di BOENY) sede di Mahajanga , M.me Virginie (direttrice), M.me Fantza (tecnico) e A. Manantsoa (Chef de Cantonnement Monsieur) disponibile a collaborare con la preferenza al partenariato dei Salesiani/Foreste per Sempre rispetto ad altre richieste di OnG locali,

Si possono anche sviluppare delle V.O.I. , ovvero Comunità di Base locali , previste dalla legislazione malgascia per lo sviluppo e la gestione delle risorse forestali.

STATION FORESTIERE DE ANTSANITIA

villaggio costiero di Antsianitia, coordinate S -15° 57075 E 046° 41650

Classificazione fitogeografica della vegetazione

Bois des collines lateritiques

Serie a Dalbergia, Commiphora, Hildegardia, foret dense su argiles lateritiques

Forèt dense sèche et semi-aride

Deciduous , seasonally dry, western forest 0- 800 m )

DESCRIZIONE AMBIENTALE

Si tratta di un villaggio costiero posto a circa 30-35 minuti di pista sabbiosa ma non difficile a nord dell'aeroporto di Mahajanga, ed è raggiunto anche dai taxi -brousse .

Non molto oltre il villaggio (pochi Km) si trova un piccolo villaggio turistico, costituito da una serie di eco-lodge, gestito da Francesi, ben tenuto e non molto impattante, alla confluenza del fiume Morira col mare (dove soleva ritirarsi anche l'ex Presidente Ravalomanana quando era nella Regione di Mahajanga). Al momento della mia visita c'erano solo pochissimi occidentali, ma sembra che il numero non sia mai alto e circoscritto a Francesi "residenti".

Antsanitia è un villaggio di etnia Sakalava , che in parte vive di pesca , in parte di umili lavori per il villaggio turistico, in parte di agricoltura.

E' molto bello e suggestivo, con baobab sparsi e la gente molto accogliente.

La cosa interessante è che negli anni 1996-2000 furono già fatti circa 300 ettari di riforestazione , a tergo del villaggio , tra la strada che vi accede e il mare.

Di tale rimboschimento rimangono tuttavia solo non molte piante, per di piu' quasi completamente soffocate da una folta copertura di cespugliame soverchiante e invadente, liane, alte erbe ( coordinate S 15° 58697 E 046° 41807)

Tra le piante utilizzate:

Oltre alla zona che già conobbe il rimboschimento una decina di anni fa , sulla parte più alta si aprono estesi territori destinati alla forestazione , con superfici di oltre 200 Ha , anche se un po' piu' lontani e alti dal villaggio . Si tratta di zone con discreta presenza residua di Satrana o Badicka ( Bismarckia nobilis ) e di pseudo-steppa erbacea, che denota il degrado occorso negli anni passati ad opera di reiterati incendi.

In una zona piu' prossima al villaggio vegeta un pezzo di foresta relitta, probabilmente piu' umida , con abbondante presenza di Ravinala madagascariensis (palma del viaggiatore), ma anche di Kapocki , Mangarahara e di Mandrofo.

FAUNA :

la rilevazione orale della fauna presente annovera: lemuri (maki) , pappagalli, diverse specie di camaleonti, gatto selvatico, e (osservati) una ricchissima varietà di uccelli (non meno di 20-25 specie, tra cui parrocchetti, una specie di Caprimulgus, Nibbi, Falchi, una specie di rapace simile alla Poiana, ecc. ).

COMUNITA' LOCALE

E' stato fatto un incontro insieme a Don Bepi Miele e al Presidente del Fokontany (frazione) di Antsanitia, Mr. Anjara , che in passato lavorò al vivaio e come lui suo padre.

A nome della comunità si è dichiarato interessato a collaborare con i Salesiani , che seguirebbero operativamente il progetto e ne sarebbero la nostra controparte. In effetti è stato valutato e concordato da tutti che la presenza di una struttura di gestione e intermediazione sia necessaria per garantire la buona esecuzione dei lavori, evitare l'insorgenza di microconflittualità locale e assicurare la corretta destinazione dei fondi.

Don Bepi Miele, che già collabora da tempo con il villaggio, si raccomanda di non dare ingenti quantità di soldi direttamente a persone locali, in quanto sparirebbero e non sarebbero fatte le cose come si deve. Si concorda che presiederà all'esecuzione dei lavori e del progetto Gianni Guzzone, che parla correttamente il Malgascio e si è dichiarato disponibile a seguire i lavori.

Le persone, tra le 550 che compongono il villaggio , che potrebbero lavorare per la foresta sono anche circa un centinaio , a detta di Anjara (quindi sufficienti) .

Il villaggio si è già costituito in " V.O.I ." , ovvero in una Comunità di Base per prendere in gestione l'amenagement della foresta nel futuro, con diritti e doveri sanciti dallo Stato, con l'obiettivo principale di << Protezione delle risorse naturali e loro valorizzazione turistica>>.

Sono già molto coscientizzati e sul progetto sono d'accordo anche gli anziani . Con il precedente progetto di una dozzina di anni fa hanno maturato sufficiente esperienza, il vivaio era presso il villaggio, con presenza di acqua. Intorno al rimboschimento erano stati fatti anche viali tagliafuoco.

PROBLEMI AMBIENTALI

Il fuoco potrebbe essere un fattore di rischio, anche se la pressione tradizionale precorritrice del fuoco, ovvero gli zebù, sembra molto ridotta o quasi inesistente.

Va considerata una siccità prolungata e una certa difficoltà a raggiungere l'acqua con pozzi , se non a una certa profondità , e la difficoltà a portare l'acqua alle piante in mancanza di carri o motocoltivatori.

PROBLEMI ANTROPICI

La locale scarsità di piante da tagliare per gli usi domestici consiglia di realizzare , contestualmente, ma separatamente , anche una superficie di circa 5- 7 Ha di bosco a Eucalipto, nel quale possano prelevare le piante necessarie per legna o carbone, ma ad uso esclusivamente domestico.

PROGETTO E SUPERFICIE

La proposta progettuale è la seguente :

Mr. Manantsoa, che è prossimo alla pensione, seguirà i lavori nelle vesti di Chef du Cantonnement del DREF, ma sarà rimborsato direttamente per il maggior numero di visite e di formazione che darà al villaggio e alle maestranze.

ATTREZZATURE

E' previsto l'acquisto delle seguenti attrezzature

•  un motocoltivatore con carretto

•  vanghe di tipo " baramina "

•  badili

•  machete

•  forbici da piante

•  forconi

•  carriole

•  innaffiatoi

•  vestiti da lavoro da macchia

•  occhiali di plastica

•  scarponcini da lavoro

•  guanti da lavoro spessi

 

LOCALIZZAZIONE GPS

punto

latitudine

longitudine

descrizione

1

S 15° 59154

E 046° 41305

incrocio con vecchia strada

2

S 15° 57971

E 046° 42052

sulla discesa verso la piana

3

S 15° 57979

E 046° 41464

eucalipti tagliati

4

S 15° 57075

E 046° 41650

parcheggio al villaggio

5

S 15° 5

E 046° 4

sbarra villaggio dei Francesi

6

S 15° 58662

E 046° 40803

inizio rimboschimento precedente

7

S 15° 59331

E 046° 41311

incrocio con 2 stradine

8

S 15° 57961

E 046° 41385

a dx rispetto al rimbosch. Del '96

POSSIBILITA' VIVAISTICHE

A Mahajanga esiste un' " Antenna " locale del SILO - Silo National du Grains Forestieres , che potrebbe rifornire di semi adatti alla zona, in tempi non lunghi.

Il vivaio verrebbe rifatto laddove fu fatto in precedenza.

Nei costi del progetto Gianni Guzzone pensa di inserire anche la stipula di un contratto con un vivaista esperto proveniente da Mahajanga .

Utile la disponibilità di un motocoltivatore e di un carro per il trasporto delle piante.

SITUAZIONE IDRICA

Per irrigare le piante appena mese sarà necessaria la costruzione di almeno un pozzo , da scavare almeno prima della stagione delle piogge , con prelievo manuale dell'acqua e distribuzione possibile con un Kubota (motocoltivatore) abbinato a un carro e a una cisterna da almeno 1500 litri . In realtà la necessità completa assomma ad almeno 3 i pozzi da scavare per coprire la zona senza correre il rischio che la falda scenda e non si riesca più a pescare acqua.

PROGETTI E OPERE ACCESSORIE

ANTSIANITIA :

si presta in grande modo a una valorizzazione turistica alternativa e responsabile, grazie a diversi fattori :

•  bellezza del posto

•  facile accessibilità (direttamente dall'aeroporto)

•  accoglienza del villaggio dei pescatori

•  dimestichezza con i turisti

•  possibilità (confermata dal Sindaco) di costruire una foresteria per volontari ecc.

STATO DEI LAVORI E MAESTRANZE

Per l'avvio dei lavori si prevede l'impiego di una trentina di lavoratori , che potranno aumentare in seguito.

PIANTE (NUMERO E SPECIE) PREVISTE

La lista approssimativa delle specie potrebbe essere la seguente :

•  Dalbergia spp. pl. (palissandro)

•  Canarium madagascariensis ( Ramy)

•  Khaya madagacariensis (Hazomena)

•  Gmelina arborea (Mera)

•  Mabibo (Anacardium occidentalis)

•  Mangarahara (Stereospermum euphorioides)

•  Hildegardia

•  Commiphora

•  Ravinala madagascariensis

•  Kapocki

•  Mandrofo

•  Sambalahavi

•  Vondealaka (Melia azedarach)

•  Weinmannia rutembergii (Lalona)

•  Hernandia voyroni

•  Terminalia mantaly

•  Adansonia grandidieri

•  Cordyla madagascariensis (Anakasaka)

•  Rotra (Eugenia jambolona)

•  Tohiravina (Phyllarthron madagascariensis)

•  Fandramana (Aphloia theaeformis)

•  Hazomalany (Hernandia voyroni)

•  Lalona (Weinmannia rutenbergii)

•  Volomborona (Albizzia gummifera)

Con queste specie dovrebbe essere prontamente realizzato il vivaio, in modo da avere , nei primi 3-4 mesi, la disponibilità di nuove piante da mettere a dimora in corrispondenza delle fallanze, durante la stagione delle piogge.

Con un previsione di una mortalità da rimpiazzare del 40% la quantità di piante necessarie, da coprire nel corso di due stagioni, dovrebbe essere ( 180 Ha x 800 x 40%) intorno alle 50.000 - 60.000 piante.

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